“Cogito ergo sum” – Pensare per esistere secondo René Descartes

C’è una formula che ha cambiato il modo in cui pensiamo a noi stessi: “Cogito ergo sum” – «Penso, dunque sono». Due semplici parole latine che racchiudono un principio potentissimo: la consapevolezza del proprio essere nasce nel pensiero. Questa frase, che trovi stampata sulla nostra felpa, non è solo un vezzo estetico: è un invito a indossare un’idea.

Il dubbio metodico e la certezza dell’io

René Descartes, filosofo francese del XVII secolo, affronta un percorso radicale: mettere in dubbio tutto ciò che si può dubitare – le percezioni sensoriali, la realtà esterna, persino il corpo – per trovare un punto incrollabile da cui partire. Arriva così alla conclusione: anche se dubito, penso; se penso, qualcosa che pensa deve esistere. Ecco perché “Cogito ergo sum”: non solo un gioco di parole, ma un’affermazione dell’essere come soggetto pensante.

Perché questa frase oggi

Viviamo in un’epoca di distrazioni, di identità fluide, di multitasking continuo. Eppure quella frase ci ricorda qualcosa di essenziale: la nostra esistenza non è automatica, ma riflessiva. Indossarla significa dire: sono presente, conto, penso, esisto. La felpa non è solo un capo d’abbigliamento, ma un segno: la mente al centro, il pensiero come stile.

L’interpretazione de Il Gatto Saggio

Abbiamo scelto di rendere questo verso protagonista di una felpa per un motivo semplice: il pensiero dà forma al fare. Se sei un “gatto saggio”, non segui solo la moda: rifletti, scegli, esisti. Indossare “Cogito ergo sum” significa non accettare passivamente il mondo, ma affermare la propria presenza con consapevolezza.